DOTT.SSA PAOLA BENEDETTI
Chirurgia Refrattiva Laser
Credo che sia fondamentale conoscere lo specialista a cui ci vogliamo rivolgere prima di contattarlo. Ecco perché, in questa pagina, invece che far parlare lauree o premi, ho deciso di raccontarmi un po’, in modo informale. Così avrai l’opportunità di conoscere la mia formazione e scoprire quei piccoli particolari che permettono di entrare in empatia con un’altra persona e stabilire un ottimo rapporto medico-paziente.
Fin da piccola ho sempre avuto una grande passione per lo studio. A scuola ero considerata la classica “secchiona”.
La forte motivazione per lo studio si è sempre accompagnata alla curiosità e al desiderio di conoscere. I risultati scolastici venivano pertanto di conseguenza. Terminati gli studi a impronta linguistica (inglese, tedesco e francese), ho assecondato il bisogno di “prendermi cura” dell’altro. Ricordo infatti di aver soccorso, durante un periodo di vacanza, una persona in stato epilettico e di aver compreso quanto questo episodio mi avesse fatto sentire utile.
Mi appassionava la ricerca, e avevo una grande propensione per la diagnostica “per immagini”: l’analisi al microscopio per me era molto agevole. La mia passione per la ricerca, però, ben consapevole dei grandi limiti del nostro sistema universitario, venne presto accantonata.
Dal microscopio da ricercatore a quello della sala operatoria il passo è stato breve. L’oculistica mi offriva infatti la possibilità di continuare a impegnarmi con una tecnologia innovativa e anche, tramite la chirurgia, di esprimere una parte “operativa” estremamente affascinante: quella legata alla visione.
Quelli in cui ho iniziato a specializzarmi erano anni molto difficili per i giovani medici. Diventare chirurgo per una donna era un sogno a dir poco azzardato, soprattutto quando in famiglia nessuno prima di te aveva vissuto la stessa esperienza.
Ho svolto così attività di volontariato in vari ospedali reggiani, senza mai assentarmi un giorno, neppure nel periodo di gravidanza, pensando che la dedizione e lo sforzo mi avrebbero prima o poi permesso di raggiungere l’agognato obiettivo di poter agire da chirurgo in prima persona.
Ora ricordo a mio figlio i giorni in cui, lui con me nel pancione, scorrazzavo in tutte le province reggiane, fino a quelle più impervie, come a Castelnovo né Monti, anche nelle giornate di neve.
La vita mi ha riservato grandi ostacoli, e da sola ho cresciuto i miei due figli.
Una passione che mi accompagna fin da piccola
I miei valori
Fare il medico in una famiglia monogenitoriale implica sacrificare molto, moltissimo al lavoro. I miei figli sono abituati alle risposte telefoniche in giorni ed orari improbabili, perché sanno che, a mio parere, quando si fa chirurgia il paziente deve sentirsi accudito, mai abbandonato a se stesso.
Il mio maestro mi ha forgiata ricordandomi che dobbiamo agire sui pazienti come se fossero “tuo padre e tua madre” e io ho assimilato ben volentieri questo messaggio, facendolo mio.
Il chirurgo deve indubbiamente avere una certa “freddezza”, quando agisce, ma prima di tutto deve conservare il rispetto per la persona che ha di fronte.
La mia prima clinica oculistica e il
Polo Oculistico Emiliano
L’attività ospedaliera mi ha riservato tante gratificazioni: l’incarico di Responsabile della Qualità mi ha permesso di acquisire nozioni fondamentali per cimentarmi nella realizzazione di una piccola clinica oculistica a Carpi, Villa Richeldi.
Esperienza fondamentale per approdare alla realizzazione di un progetto più ambizioso e completo: il Polo Oculistico Emiliano!
Questa clinica è stata da me concepita e realizzata al fine di poter garantire al paziente la cura di qualunque tipo di patologia oculare. È dotata di una vera sala operatoria con possibilità di eseguire interventi in sedazione, e conta anche 2 letti per la degenza diurna.
Ho progettato personalmente la suddivisione degli spazi e i percorsi, al fine di rendere agevole la fruizione dei servizi offerti cercando di dedicare al paziente il tempo e la cura migliori.
In effetti, non ho fatto altro che unire la mia passione per l’architettura e l’immagine, con quella per la medicina. Si tratta pur sempre di “sguardo” sul mondo!
All’attività nel Polo Oculistico Emiliano, inoltre, affianco un costante contributo come tutor, al fine di formare diversi giovani oculisti.
Le mie altre passioni
Per fortuna ho altri interessi oltre all’Oculistica: il cinema, l’arte moderna e l’architettura, oltre aihmè, al buon cibo e ai buoni vini (solo quando non sono in servizio, ovviamente).
Credo sia importante conservare un contatto col mondo e con gli affetti e devo molto alla mia famiglia: a mia madre che mi ha cresciuta da sola insegnandomi il valore dell’impegno e del lavoro, a mia nonna che mi ha trasmesso il valore delle piccole cose e della dedizione agli altri, ai miei figli, rispettosi della natura e degli uomini senza pregiudizi, dei veri “cittadini del mondo”, per me motivo di grande orgoglio.
DOTT.SSA PAOLA BENEDETTI
Medico Chirurgo Oculista specializzata in Chirurgia Refrattiva
DOTT.SSA PAOLA BENEDETTI
Medico Chirurgo Oculista specializzata in Chirurgia Refrattiva
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DOTT.SSA PAOLA BENEDETTI
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